Essendo alle porte dell’estate non possiamo non affrontare il discorso viaggi nelle sue varie sfaccettature.

Di base è fondamentale avere con se acqua fresca e il cibo necessario, pianificare le varie soste per dare la possibilità al cane di sgambare ed espletare i propri bisogni e al gatto di poter utilizzare  una piccola lettiera da portare con se.

Come si viaggia?

Il gatto dovrebbe viaggiare in trasportino, ce ne sono di diversi tipi anche se è innegabile che quelli rigidi rappresentino i supporti più sicuri, come nel cane.

Il cane potrebbe stare libero nel bagagliaio, purchè sia impossibilitato dal saltare in abitacolo.

A norma di legge non esisterebbero altre soluzioni.

Esiste una cintura che si lega alla pettorina e che viene solitamente scelta perchè unisce  un buon metodo di contenzione al piacere di avere in abitacolo l’animale ma è certamente meno sicura.

Alcuni gatti proprio non amano il trasportino ed entrandovi si agitano moltissimo con vocalizzazioni varie.

Consiglio di preparare il gatto, soprattutto se si tratta di lunghi viaggi, lavando bene il trasportino con acqua e sapone (ricordate? candeggina e alcool fissano gli odori) e mettendolo in casa un certo periodo prima del viaggio in maniera da fargli assumere gli odori di casa e di renderlo un nascondiglio nella sua quotidianità.

Si possono andare poi a supportare con integratori di tipo naturale o farmacologico in funzione delle caratteristiche del disagio dell’animale.

Alcuni cani soffrono proprio di “mal d’auto”o cinetosi in termine medico.

Si consiglia di abituarli provando con costanza a movimentarli, a volte anche solamente facendoli entrare in auto a motore spento, poi a motore acceso e poi muovendosi per piccole distanze.

In alcuni soggetti tutto questo lavoro purtroppo non basta e si rendono necessari rimedi naturali specifici oppure di farmaci che, senza controindicazioni, vanno ad agire proprio sul disturbo.

Cosa serve per viaggiare in Italia?

Da un punto di vista sanitario potrebbero esserci delle richieste specifiche da parte delle strutture ospitanti o dei mezzi di trasporto necessari per raggiungerle ma, per viaggiare in Italia non sono necassarie precauzioni specifiche.

E’ vero che alcune parti d’Italia hanno delle parassitosi non presenti in maniera omogenea come la leishmaniosi, ad esempio, e conoscendo la destinazione si può prevedere l’utilizzo di antiparassitari repellenti per flebotomi, il vettore di tale malattia. Oppure potrebbero esserci aree boschive in cui sono riconosciute presenti importanti infestazioni di ectoparassiti quali zecche e andrà amplificata la protezione.

Cosa serve per viaggiare all’estero?

Attenendoci alle norme italiane ed europee, ci sono diverse attenzioni in funzione del paese o paesi di destinazione; in generale vale però quanto segue.

E’ obbligatorio avere il microchip con iscrizione in anagrafe canina nazionale, sia cani che gatti.

E’ poi assolutamente necessario avere il PASSAPORTO, un libretto in doppia lingua che dura tutta la vita dell’animale e si richiede ai servizi veterinari della propria asl di residenza (Servizi Veterinari Venezia 0412608825 – Treviso 0422480268).

Ai precedenti si aggiunge la vaccinazione antirabbica effettuata almeno 21 gg prima della partenza.

Tale vaccinazione a discrezione della tipologia utilizzata, durerà dai 2 ai 3 anni e può essere effettuata a partire dal terzo mese di vita; si sottointende quindi che cani con età inferiore di 4 mesi non possono viaggiare al di fuori della propria nazione.

Alcuni paesi quali Finlandia, Irlanda, Malta e Norvegia richiedono dei trattamenti antiparassitari specifici per l’echinococcosi da assumere entro un certo numero di ore dalla aprtenza .

Al di fuori della comunità europea cambiano le richieste, a seconda dei paesi che si visitano: in questo caso è sempre utile informarsi per tempo presso le ambasciate e presso i servizi veterinari pubblici di zona.

Ricordiamoci sempre che per età o per caratteristiche del soggetto, alcuni viaggi potrebbero essere sconsigliati.

Ricordiamoci che anche il caldo può portare ad importanti e gravi reazioni (colpo di calore): mai lasciare il cane o il gatto in auto!

Se si decide di portare il cane a passeggiare o di portarlo al mare ricordate di predisporre una zona d’ombra, acqua a volontà e prevedere di bagnare spesso l’animale.

Ricordiamoci che per ogni attività serve un’abitudine, un allenamento: non pretendiamo che il nostro amico abituato a piccole passeggiate in città diventi un abile scalatore e riesca a sostenere chilometri e chilometri. Potrebbe riuscirci nell’immediato ma con conseguenze come acidosi lattica o disturbi di tipo ortopedico.

Ricordiamoci che i gatti sono soggetti amanti della propria routinarietà e potrebbero necessitare di un piccolo periodo per adattarsi alla casa vacanze. Se si tratta di un viaggio di pochi giorni e se non è abituato potrebbe essere meglio lasciarlo a casa con l’aiuto di parenti/ amici o personale specializzato come il cat sitter, che vadano a fornire cibo ed acqua e un po’ di compagnia .

La gioia di poter condividere un viaggio con il proprio amico animale è davvero grande e vi auguro di provarla.

Rimane sempre ferma però la necessità di rispettare le caratteristiche del proprio animale, modulando la vacanza anche su di lui/lei!

Cari saluti a tutti voi umani e pelosi

Dott.ssa Giulia Peltrera


Presentazione
Sono Giulia Peltrera e sono un medico veterinario.
Mi occupo di medicina di base, di medicina interna e di ecografia.
Lavoro con un servizio a domicilio e in ambulatorio in maniera da venire incontro alle esigenze del paziente a tutto tondo.
Amo il mio lavoro, amo i miei pazienti … che non parlano! Pertanto non smetto mai di aggiornarmi per riuscire a “capire ed interpretare” queste meravigliose piccole e grandi creature.
Sono mamma di due splendidi bambini e di un buffo cane ricciolo e goloso di nome Rocco  di una furba e splendida cagnolona Margot, di una graziosa gattina Pesca e di un gatto fenomenale chiamato Mango.
Ecco i miei contatti in caso abbiate bisogno di una consulenza:
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