Siamo arrivati all’ultima Newsletter dell’anno, mi spiace comunicarvi che ricomincerò a partire dal 5 di gennaio. Ho bisogno di rigenerare la mente!
Ho ricevuto veramente tantissimi complimenti per la mia rubrica, alcuni di voi mi hanno commosso con le loro considerazioni; mai avrei creduto di diventare l’appuntamento fisso per così tante persone.
Molti lettori si sono complimentati con me anche per il modo in cui scrivo, che permette loro di sentire nel cuore quanto comunico, questo mi ha fatto riflettere: da dove mi viene questa dote? Chi devo ringraziare per questa mia capacità? È innata oppure è maturata? Non ho una risposta certa ma penso che la lettura sia fondamentale per riuscire a scrivere quello che si vuole comunicare.
Quando si è trattato di scegliere che scuola superiore fare, mi sono praticamente trovata iscritta al Liceo Classico.
Diciamoci pure che al mio tempo non esistevano tutti i tour per le scuole aperte e presentazioni varie, non c’erano mille indirizzi nei quali perdersi, ma soprattutto i genitori facevano la parte predominante nella scelta, o per lo meno è quello che è successo a me e a mio fratello.
Se penso che come desiderio io mi sarei iscritta al liceo Artistico, proprio non ci siamo. Per anni ho rinfacciato ai miei di aver scelto al posto mio. Soprattutto i primi due anni del ginnasio sono stati di una pesantezza e difficoltà che ancora mi sento sulle spalle; avevamo lo stesso insegnante per diciotto ore a settimana, latino, greco, italiano…. non passavano mai. Mi sentivo all’interno della nebbia!
Quelle nebbie dense e palpabili, di Rovigo e dintorni avete presente?
Poi con i tre anni del Liceo mi si è accesa la mente, ho visto il sole, la luce! Quando ho finito il liceo ho comunicato: mai più materie letterarie! Mio papà mi aveva già vista iscritta a Giurisprudenza, ma la mia scelta è stata differente!
Quanto però devo in termini di cultura alla scuola che mi hanno “costretto” a frequentare? Tanto! Per anni ho sperimentato una sensazione di rimozione totale per quello che avevo studiato al liceo, mi sembrava veramente impossibile esser riuscita a fare quella scuola!
I miei genitori mi dicevano che il liceo insegna a studiare, in effetti in quegli anni ho appreso il mio metodo di studio, che ancor oggi mi accompagna ogni giorno. Ma devo ringraziare non solo loro che mi ci hanno mandato ma anche gli insegnanti che ho incontrato.
Ancora oggi quando frequento un corso, ma anche nell’esperienza con i miei figli, mi rendo conto che la capacità di farti amare o odiare una materia, è in mano all’insegnante! Vengo da una famiglia in cui mio papà è sempre stato preside, mia mamma insegnante, mio fratello che oltre ad essere architetto è anche insegnante. E io? Io che ho sempre detto che non sarei mai stata in grado di insegnare, per la mancanza di pazienza, mi “trovo a ritrovarmi” come docente e nei miei panni a starci comoda, a sentirmi a mio agio, essere consapevole di saperlo fare bene e tutto questo perché?
Perché come tutti gli insegnanti che fanno la differenza sono APPASSIONATA della materia che spiego!
Fantastico non pensate anche voi? Quante volte vi siete trovati ad appassionarvi ad una materia perché il vostro insegnante era super?
Quindi direi che se riesco a comunicare con voi è grazie alla scuola frequentata, alla cultura respirata a casa, alle letture fatte, ma anche alla passione!
Spero che anche voi abbiate delle passioni, spero che ognuno di voi sperimenti la soddisfazione nel proprio lavoro che tanto tempo occupa nella nostra vita, e se ciò non è possibile ci sia qualcosa che vi illumina nel tempo libero!
Vi auguro di passare questi giorni di Festività con serenità, di porvi dei nuovi propositi per il prossimo anno, in cui la vostra soddisfazione personale non sia alla lettera Z come Zorro ma sia una priorità.
A presto, Franca.