GRAVIDANZA E IL SE’

La gravidanza e la nascita di un nuovo essere umano sono momenti di grande importanza e di profondo coinvolgimento nella vita di una donna, ma anche del padre e dell’intera famiglia. Perciò è fondamentale che si svolgano nel miglior modo possibile; anche perché da questo periodo dipende la salute fisica e mentale del piccolo nella sua vita futura.
Durante la gravidanza lo sviluppo personale e di coppia riceve un impulso eccezionale verso la genitorialità. All’interno di questo sistema vediamo crearsi nuove relazioni: madre-bambino, madre-padre, madre-bambino-padre ove ciascuno dei soggetti ha un suo andamento che s’interseca e si modifica nell’interazione di esperienze di vita, costituendo così un’identità al gruppo famiglia.

Basandosi sulla cornice teorica della Psicologia Funzionale, è possibile affermare l’esistenza di una sostanziale unitarietà dell’individuo, una complessa interrelazione tra i vari aspetti psichici e corporeo così profonda che questi non possono essere separati.

Possiamo così sostenere che il Sé può essere visto come l’organizzazione di tutte le Funzioni dell’organismo umano, su tutti i suoi piani e su tutti i suoi livelli possibili di funzionamento: il ricordo, le fantasie, le immagini, la progettualità, il tempo, razionalità, ma anche le emozioni ed i movimenti, le posture, la forma del corpo, le sensazioni, tensione muscolare, il sistema respiratorio ancora il sistema neurologico, sistema neurovegetativo e sistema immunitario.
Il corpo, con la sua ricchezza e sensazioni svolge un ruolo fondamentale ancor prima della nascita. Nel ventre della madre il suo funzionamento coincide con la vita stessa. Madre e figlio durante la gravidanza hanno tra di loro un rapporto profondo, il rapporto passa tutto attraverso il corpo, il corpo di entrambi. Se la madre vivono condizioni di benessere psico- corporeo in generale, questo che il bambino percepisce e NON i pensieri e le preoccupazioni della madre, per quarto forti essi siano. Il bambino sta bene se avverte morbidezza e mobilità nelle pareti dell’utero, se attraverso il cordone ombelicale gli arrivano gli ormoni del piacere e della tranquillità, se il corpo della madre è sereno e accogliente,se i movimenti sono dolci e cullanti, se ci sono vibrazioni piacevoli. In una teoria complessiva del Sé, il periodo della gravidanza è una tappa fondamentale di transizione per il Sé donna: un ponte tra passato e futuro! Inoltre questo periodo segna la nascita di un altro Sé che inizia a definirsi insieme alla madre, il Sé del bambino.

L’essere donna-madre

Durante il periodo della gravidanza sia nel corpo che nella mente della gestante avvengono parecchie trasformazioni. Il corpo, nel corso dei nove mesi, subisce molteplici cambiamenti che modificano l’immagine fisica che ogni donna ha di sé; tali cambiamenti, però, preparano il terreno per l’organizzazione di una nuova identità, di tipo materno, e favoriscono la capacità di immaginare il bambino. Questi cambiamenti avvengono sul piano posturale-muscolare, in cui si comincia a modificare la struttura dell’utero e di conseguenza gli equilibri interni; sul piano cognitivo simbolico dove vi sono due tra le esperienze di base più importanti : il Percepirsi e il Valorizzarsi della donna-madre. Il piano emotivo, in gravidanza, prende più spazio il bisogno di Sentirsi Amate, coccolate, valorizzate e vi è un’intensificazione della Vitalità, dall’Apertura, della Tenerezza e della Condivisione. Sul piano fisiologico avvengono significative modificazioni: cambiamento del sonno, nel sistema neurovegetativo, nei livelli ormonali, nella circolazione e nella respirazione ed è proprio qui all’interno del fisiologico che troviamo la maggior parte dei disturbi che affliggono le gestanti come bruciore di stomaco, stitichezza, insonnia, nausea, sensazione di pesantezza, gonfiore alle caviglie, ecc.

Il Sé del bambino

Il bambino ha già nella pancia della madre molteplici capacità, evolute e affinate, di relazione intensa con se stesso e con l’esterno. Già nella pancia il bambino succhia il dito, si accarezza, si stropiccia gli occhi, porta la mano sulla guancia, sogna, apre e chiude gli occhi e la bocca, riconosce e ricorda la voce della madre; questo dimostra che il bambino è un organismo integrato dove tutti i sistemi sono presenti interconnessi tra loro. Lo sviluppo percettivo inizia già alla nona settimana di gestazione dove l’olfatto e il gusto iniziano a sperimentarsi; a 3/4 mesi attraverso il tatto il bambino discrimina gli stati di rilassatezza da quelle di contrazione e li associa a differenti umori della madre; a sei mesi riconosce Il ritmo il tono il timbro il volume della voce della madre che passa attraverso il liquido amniotico. A 28 settimane apri gli occhi e a 36 reagisce con un sobbalzo o girandosi dall’altro lato quando si indirizza una forte luce sulla parete addominale della madre. E pure i suoi movimenti non sono disordinati, caotici o semplicemente esplorativi, ma sono già vere proprie azioni, vale a dire intenzionali e finalizzati.
Dal settimo mese si forma la complessa rete di collegamenti tra le cellule cerebrali. Compare una primitiva memoria è una forma elementare di apprendimento che permette al bambino di reagire ai suoni, ai contatti fisici, ai cambiamenti di sapore e di luminosità.

L’uomo-papà e la triade (mamma-bambino-papà)

Diventare padre è un’esperienza che, come poche altre nella vita, comporta implicazioni emotive psicologiche intense: è un’esperienza imprevedibile e sconosciuta per la quale non esistono mappe direzionali. Anche l’uomo che sta per diventare padre si trova di fronte ad un fondamentale passaggio di fase della propria vita, che implica una profonda trasformazione della sua identità. Attraverso la presenza, la condivisione delle responsabilità e il sostegno alla donna in gravidanza, l’uomo si prepara a diventare padre riuscendo, nel corso dei mesi, a non far crescere eventuali sentimenti di esclusione, invidia e gelosia che possono essere stati protagonisti in un primo tempo. Non c’è dubbio che la presenza amorevole del compagno influisca positivamente sulla serenità della donna in gravidanza e sulla capacità di essere una buona madre: esserci fisicamente è importante affinché la madre possa sentire il sostegno del suo uomo.

Da tutto ciò ne possiamo desumente che il Benessere in gravidanza è un campo così ricco di Esperienze e possibilità di scoperta dove la Morbidezza, il Sentire e Percepire, l’Apertura , la Condivisione e Consistenza rappresentano le condizioni generali per il ritrovo delle sensazioni di piacere, armonia, interezza, equilibrio tra le varie Funzioni del Sé e allo star bene con sé e con gli altri , per COME SI E’.

Articolo scritto da un nostro collaboratore di seguito tutti i riferimenti