SARÒ INTOLLERANTE A QUALCHE ALIMENTO?
Sarà il latte a gonfiarmi?
Se mangio la pizza mi gonfio!
Mi vengono dei puntini sulla pelle se mangio i pomodori e le fragole.

Spesso arrivate in Parafarmacia o Farmacia con esami di intolleranza e la richiesta, che è una preghiera in realtà, “dimmi cosa posso mangiare, qui mi hanno tolto tutto!” Viceversa spesso vi sembra impossibile che non ci siano alimenti da incolpare per il vostro malessere.

Avete capito leggendo gli articoli precedenti che l’intestino è la barriera tra il cibo e noi stessi, avete compreso come il suo equilibrio e quindi la sua funzionalità dipendano da diversi fattori non solo di tipo alimentare, ma quando si parla di intolleranze, anche molti addetti ai lavori danno risposte contraddittorie.

Per riuscire a spiegare semplicemente la questione intolleranze, spesso dico di pensare alla parete della mucosa intestinale come ad un muro fatto di mattoni, con delle porte specifiche che fanno passare solo chi ha le caratteristiche giuste.

Spesso, a causa di situazioni patologiche, stress e cattiva alimentazione, questo muro viene in parte demolito, si formano dei passaggi attraverso i quali riescono ad entrare dentro di noi, parti di molecole che normalmente vengono fermate dal muro stesso. Ma togliere gli alimenti che danno fastidio e non ricostruire il muro, non risolve se non temporaneamente la situazione..

Ormai abbiamo capito che se il nostro microbioma non sta bene noi possiamo andare incontro a diverse patologie come:

● diabete
● obesità
● malattie infiammatorie
● malattie croniche intestinalli
● diarrea
● sindrome metabolica
● alcune fra le patologie neurodegenerative e neurologiche

Non entro nel dettaglio ma è chiaro che la nostra salute dipende anche dal nostro intestino.

Prima di pensare di poter avere un’intolleranza ad un determinato alimento o gruppo di alimenti è fondamentale capire se la propria alimentazione e le proprie abitudini di vita, possano esserne la causa.

Molte volte si spera di essere intolleranti a qualcosa, perché la soluzione sembra semplice, togliere l’alimento incriminato! Ma non è praticamente mai così semplice!

Proprio recentemente ho partecipato ad un convegno dove uno dei relatori era uno degli specialisti più rinomati del microbiota intestinale, ovvero il dott.re Marasco Giovanni. Questo giovane medico è stato molto chiaro nel descrivere la funzionalità del nostro intestino e ha presentato gli studi a supporto dell’utilizzo dell’aromaterapia scientifica nella veste del farmaco vegetale, per trattare le probelmatiche del gonfiore, dispepsia e IBS.

Probabilemente non avrebbe mai parlato di oli essenziali se questi non avessero superato la barriera tra integratore alimentare e farmaco, perchè alcuni medici hanno bisogno di questo conforto, anche se l’aromaterapia scientifica viene così definita perchè ha dei solidissimi studi scientifici che ne validano l’efficacia, da molti molti anni. L’importante è arrivarci in qualche modo ed ha presentato gli studi a sostegno dell’utilizzo del Menthacarin®, che contiene l’olio di menta piperita WS® 1340 e di cumino WS® 1520. Chi di noi conosce le medicine complementare non ha potuto che gioire che anche a livello ospedaliero alcuni medici capiscano che a volte si può ovviare al farmaco chimico perchè quello vegetale porta risultati sorprendenti!
Prova provata dell’efficacia di questo abbinamento di due oli è la vostra soddisfazione nell’utilizzo, diminuisce infatti il gonfiore addominale e quindi anche il dolore da tensione ad esso correlato; ma è anche molto efficace per ridurre la fermentazione puzzolente che spesso è associata alle problematiche intestinali, chi infatti non conosce l’effetto antibatterico-micotico-virale degli oli essenziali? (leggi aromaterpia scentifica)

E da dove pensate che venga la puzza se non dalla fermentazione batterica e di altre bestioline che fanno casetta nelle nostre mucose? Quindi per una pancia piatta da far invidia, perle di oli di menta e cumino, gastroprotette in modo da non dare fastidio allo stomaco anche quello più delicato, un bel litro di tisana gastop con un misurino di aloe, microfiltrata se avete una mucosa delicata o con polpa se l’intestino è più stitico, e non vi ricorderete più di dover aprire i bottoni dei pantaloni perchè vi stringono! Ma non dimentichiamo che poi quello che mangiamo gioca un ruolo fondamentale.
Vi aspetto quindi per una consulenza personalizzata.

Hai già letto la GUIDA AL GONIFIORE? Se non l’hai letta clicca qui.

Con affetto
Franca

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