Se sei un mio lettore sai che spesso termino le mie rubriche con un “due fioretti ci possono aiutare a stare meglio” ma non tutte le persone sanno a che fioretti io mi riferisca!
Non tutti conoscono la Floriterapia e non sanno che oltre ai fiori intesi come omaggio floreale, che in effetti ci aiutano sicuramente a sentirci meglio, soprattutto se qualcuno ce li regala, i fiori si possono non solo mangiare, ieri ho mangiato una crema catalana preparata con sopra dei coloratissimi fiori edibili, ma anche assumere come “integratori”.
In realtà i fiori di Bach sono stati inseriti in Italia come farmaco omeopatico per tantissimi anni.
I fiori sono in grado di stupire tutti noi, ci stupiscono per le loro forme incredibili, per i colori stupefacenti, per i profumi che ti colpiscono la mente, dopo le narici, per non abbandonarci mai più.
Ma gli estratti dei fiori oltre a profumare la nostra vita sono dei rimedi efficaci per sollevare il nostro animo.
Direte voi, fiori per l’animo?
In effetti la prima scettica, visto che ho una formazione scientifica, sono stata io, ma ho poi verificato l’evidenza della loro efficacia non solo su me stessa ma su tantissimi pazienti in tanti anni di professione.
I fiori che utilizzo sono quelli di Bach e quelli Australiani; se i 39 di Bach li ho studiati grazie alla Fondazione Bach che forma i Floriterapeuti, ho scoperto i 69 Australiani direttamente dal loro padre, Ian White, con il quale li ho studiati approfonditamente
Vi starete chiedendo a cosa servono sti fioretti e perchè mai dopo tutti gli articoli scientifici che vi ho fatto leggere mi addentri nella floriterapia. Quando propongo i fiori vi dico sempre che si, è vero, non esiste una prova scientifica dell’efficacia di Holly per la rabbia, neanche del Baob per staccarsi dai legami affettivi nocivi, ma nella mia pratica, hanno sempre portato l’effetto voluto.
Ecco allora come spiego il funzionamento della floriterapia:
Per un sentimento di tipo negativo, stimolano quello positivo, quindi se il mio sentire è la paura, sarà il coraggio di affrontarla, se il mio umore sarà nero, sarà vedere il bicchiere mezzo pieno, se si vive un periodo di cambiamento, sarà l’addattarsi ad una nuova situazione; in conclusione quello che si otterrà infiorandosi sarà sentirsi più sereni, cosa non da poco in questi anni.
Capisco che non sia semplice né da comprendere né da accettare perchè l’ho provato io stessa questo scetticismo, ma come dico spesso, visto che funzionano, che non hanno effetti collaterali, che non hanno interazione con nessun farmaco e che dai 0 ai 100 anni si possono assumere, perchè no!?
Ma le miscele di questi fiori sono tutte uguali?
Assolutamente no, la miscela andrebbe sempre personalizzata. Ci sono in entrambi i gruppi delle miscele pronte, come il Rescue Remedy di Bach o quelle pronte di Ian White, che possono essere utilizzate quando si sia in urgenza o per sostenere una miscela personalizzata.
Sapete bene quanto ci tengo alla cura cucita su misura, ai protocolli il più possibile personalizzati, se questo discorso vale per tutte le medicine complementari, i fiori poi devono il più possibile essere fatti su misura, il pret a porter in floriterapia non può essere la regola, ma l’eccezione.
Se usare quelli di Bach o quelli Australiani sarà una decisione del Floriterapeuta, se associarli ad altri rimedi delle medicine complementari sarà mia cura o del medico che li prescrive.
Cerco di rispondere ad alcune delle domande che ci fate con più frequenza:
Hanno controindicazioni con i farmaci?
Nessuna, non alterano il loro assorbimento e non hanno alcuna interazione con nessun farmaco.
Si diventa dipendenti dai Fiori?
Assolutamente no! I Fiori si utilizzano per il tempo necessario a stare meglio, spesso si cambiano in corso d’opera, perchè cambia il vostro sentire, si arriva poi a lasciarli andare fino a quando non ci sia il momento in cui se ne ha di nuovo bisogno. A quel punto ci si riparla e si rifà una nuova miscela.
Si possono dare anche ai bimbi piccoli, non c’è l’alcol all’interno?
Per i più piccoli o per gli astemi, la preparazione viene fatta solo con acqua, quindi il problema non sussiste.
Ma bisogna crederci perchè funzionino?
Certo che no! I fiori si utilizzano anche per gli animali e gli animali mica sanno che li stai infiorando; essi reagiscono benissimo alla floriterapia, anche i gatti! Quindi no, tutti gli scettici possono testimoniare che avendoli presi in fiducia ma sai che non ci credo sono stati meglio, anche se poi affermano non so se sono stati quello o altro ma mi sento più sereno/a…
Ma come si devono assumere?
I fiori di Bach si prendono durante la giornata, almeno quattro volte al giorno, una pipetta, che sono circa quattro gocce, in bocca, non mi interessa se soprasottoadestraoasinistra ed il massimo non esiste, quindi tutte le volte che non ti senti serena, ti infiori! Quelli Australiani normalmente io li definisco i fiori da comodino, ovvero una pipetta al risveglio ed una prima di coricarti, ma vi sono anche miscele da utilizzare come se piovesse, ovvero speso in giornata!
Se ci sono altre domande che vorresti farmi, sono a disposizione perchè ti posso assicurare che due fioretti possono veramente fare la differenza!
Franca