Ben prima che ci fosse la correlazione tra Curcuma e morte, c’era invece il boom della curcuma dimagrante! ù
La si comprava ovunque, online, al supermercato, praticamente sembrava la panacea per tutte le persone sovrappeso del mondo!
Come tutte le promesse di miracoli, anche la povera curcuma non poteva essere all’altezza delle aspettative!
Non perchè non abbia anche, lo vedremo dopo, delle interessanti attività se assunta durante un protocollo dimagrante, ma perchè in commercio si trovavano, e si trovano ancora, prodotti, non li chiamo volutamente nutraceutici, che oltre a non sapere bene cosa contenessero veramente, per favorire il suo assorbimento e per “migliorare l’effetto dimagrante” avevano quantità esorbitanti di pepe nero.
La conclusione era che le persone non solo non dimagrivano ma veniva loro una bella gastrite, una infiammazione all’intestino e come ciliegina, se così si può dire, anche delle belle emorroidi!
Questo non vi deve assolutamente scoraggiare nell’utilizzare la curcuma come spezia in cucina e come nutraceutico per la vostra salute, se vi viene consigliato con competenza!
La spezia tutti voi la conoscete, essa infatti è una di quelle che compongono il curry, quella che dà il colore alla senape ma essa è anche utilizzata come colorante alimentare e non solo, pensate al colore delle tuniche dei monaci buddisti, avete presente quel bel arancione?
Personalmente non la gradisco da sola ma nel curry mi piace moltissimo!
La curcumina è uno dei princi attivi, rappresenta il 3-5% della droga grezza, quindi una piccola parte, ma è sicuramente il principio attivo che è stato più studiato per le sue molteplici attività positive per la nostra salute; è liposolubile e per questo motivo vi raccomando che per l’uso in cucina va prima emulsionata con l’olio EVO. Purtroppo il principio attivo non viene ben assorbito tramite l’assunzione della spezia tal quale, perchè non ha “la porta” d’entrata nel nostro corpo ed inoltre viene velocemente eliminata. Quindi, se quello che vogliamo dalla curcuma è un effetto terapeutico, non è con la sola alimentazione che possiamo sperare di ottenerlo.
Quache giorno fa mi è stato riferito, da una cara paziente, che si fa alla mattina, anche se mi fa schifo dott.ssa Franca, il Goden milk, ovvero latte, olio, pepe e curcuma per le sue proprietà terapeutiche. La conseguenza è stata che i dolori non le erano passati, ma di certo le era venuta una bella gastrite!
Mi sono detta che era giunta l’ora di scrivere l’articolo!
Pensate che i miei stessi colleghi hanno smesso di venderla per evitare di dover spiegare il perchè è corretto in alcune situazioni assumerla come nutraceutico ma soprattutto controbattere chi sostiene che fa male al fegato, chi riferisce che lamammanonnaziasuasorellalavicinasufacebook… dice che “morireirritazioneintestinalevenireicalcolidiventarelapellegialla…”tutte cose che in molti hanno detto anche a me! Questo è un vero peccato perchè a suo sostegno ci sono veramente tantissimi studi pubblicati che ne avvalorano, appunto, l’efficacia.
Innanzitutto la curcumina ha un forte potere antiox, maggiore della vit C ed antinfiammatorio; questa sua azione antiox la pone in prima linea nei trattamenti antietà in senso lato visto che i radicali liberi concorrono a creare infiammazione, che è una delle prime cause dell’invecchiamento, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale.
Quindi la possiamo inserire nei protocolli di rotazione degli altri antiox che vi ho descritto in questi ultimi mesi, ovvero Coenzima Q10, Resveratrolo e Glutatione! Se vi siete persi gli articoli vi consiglio di leggerli attentamene. (Leggi articoli su Coenzima Q10, Resveratrolo e Glutatione)
Quando si parla di invecchiamento spesso la maggior parte delle persone pensa all’invecchiamento solo quando comincia a vederlo, ci vengono le rughe, i capelli si incanutiscono, la vista cala, poi cominciamo a sentire l’età anche senza che vi sia un’evidenza visiva, ovvero cominciano a scricchiolare le articolazioni, ci dimentichiamo informazioni e nomi, alziamo il volume della radio… Arriva il momento in cui ci accorgiamo dagli esami ematici che anche i nostri organi ci portano il conto degli anni, con patologie che, spesso, avremo potuto prevenire.
Non è semplice spiegare come a livello del DNA, ovvero dell’elica che decide della nostra vita, avvenga questo invecchiamento, ho pensato a lungo ad una metafora che mi aiutasse a farvi capire le problematiche delle metilazioni e della deriva epigenetica, tanto per dirne alcune, ma non è affatto semplice, anzi!
Quello che mi sento di dire è che il nostro DNA non cambia però la vita, il nostro modo di vivere, quello che mangiamo, ovvero i nostri stili di vita, influiscono decorandolo, ma queste decorazioni possono avere sia l’effetto di abbellire, che quello di abbruttire.
Un po’ come la Biennale, è arte ma non per tutti, non tutti la vediamo allo stesso modo; in me certe opere possono portare determinate sensazioni piacevoli, in altri sgradevoli.
Spero di essermi spiegata.
Con l’età queste decorazioni si sparpagliano lungo il nostro DNA, questa è la Deriva epigenetica, che è l’indice del progredire dell’invecchiamento.
La DE si è visto essere conseguenza dell’aumentare dell’infiammazione dell’organismo ed è proprio per questo che la Curcumina fa parte delle molecole utili per invecchiare meglio possibile.
La sua attività Antinfiammatoria avviene sia seguendo la stessa via degli antifiammatori tanto che negli studi d’efficacia ne viene paragonato l’effetto a quello dell’ibuprofene, sia anche in modo simile al cortisone.
Studi in Pazienti affetti da artrite reumatoide, la somministrazione di 1200mg/die si Curcumina ha portato meno rigidità articolare e gonfiore al risveglio, meno dolori e maggior motilità.
Nell’ Osteoartrite del ginocchio 1500 mg di Curcumina sono stati paragonati all’assunzione di 1200 mg di ibuprofene con ottimi risultati.
Ma la sua attività si esplica su tutte le infiammazioni come la iuveite, gastrite, gengivite, sindrome dell’intestino irritabilile, per citarne solo alcune.
Durante il master sulla salute cardiovascolare è stato dato ampio spazio allo studio della curcuma nella prevenzione primaria.
Di grande interesse è la sua attività nella steatosi epatica non alcolica, ovvero il fegato così detto grasso, che in Occidente sembra essere diventata una patologia comune nel quadro delle malattie croniche non trasmissibili. La Curcumina ha infatti una azione depurativa capace di attivare i meccanismi di disintossicazione a livello epatico, non solo tramite la bile, ma anche nella cascata infiammatoria diminuendo la deposizione di grasso intraepatico e la diminuizione degli enzimi epatici AST e ALT, nonché con una riduzione della circonferenza vita.
La Curcumina agisce inoltre aumentando il colesterolo HDL, quello buono se è alto per capirci, e diminuendo il valore dei trigliceridi, migliorado l’endotelio, disinfiammandolo, con un’attività quindi preventiva nel quadro della salute cardiovascolare e della sindrome metabolica, diagnosi che viene fatta quando si sia in presenza di almeno 3 dei seguenti fattori:
- alterato metabolismo glucidico, ovvero glicemia alta
- obesità addominale
- ipertensione
- ipercolesterolemia
- ipertrigliceridemia
Ma alcuni studi la vedono di supporto anche alle cure antibiotiche per lo streptococco e gli eschierica coli, anche per la sua azione cicatrizzante delle mucose.
Non posso poi non nominare la sua funzione in cosmetica, dove uno studio in associazione ad altri attivi la vede aumentare del 60% la produzione di collagene e quindi ridurre del 25% l’ampiezza delle smagliature.
Quindi un nutraceutico a base di curcuma, spero quindi di aver chiarito, non ci fa morire, sicuramente non fa miracoli ma certamente può aiutarci a sostenere la nostra salute!
Ma i nutraceutici sono tutti uguali?
Sicuramente la miglior curcuma è quella fitosomiale, che permette al principio attivo curcumina di trovare facilmente la porta d’entrata in modo da esplicare la sua funzione terapeutica, quindi se vuoi ottenere il massimo da questa spezia fantastica, ricordati sempre di chiedere a noi e al vostro medico!