Baobab, il maestoso albero piantato a testa in giù, dice la leggenda; personalmente non ho avuto la fortuna di vederne uno dal vivo, ma nelle fotografie è veramente maestoso, anche se è vero che sembra con le radici per aria!
Chiamato anche l’albero Farmacista, perchè i benefici per la salute sono stupefacenti!
Questa pianta Africana è estramamente longeva pensate che in uno studio condotto in Madagascar hanno identificato in un esemplare, spesso questi alberi sono cavi, una parte che hanno datato di 1600 anni!
Di questo albero si utilizza tutto anche se è conosciuto in occidente soprattutto per i suoi frutti, che sono veramente grandissimi, fino a 30 cm e dei quali si utilizzano sia semi che polpa.
Hai mai visto il frutto del Baobab? Beh è veramente stranissimo, composto da parti fibrose ed altre più compatte; è un accumulatore di acqua, tanto da essere utilizzato come scorta nei casi di siccità, ma poi i suoi frutti si disidratano completamente, infatti pur grandi di dimensioni, sono leggerissimi!
Leggevo su Pubmed, ovvero la banca dati di tutti gli studi pubblicati e validati, un’interessante studio sugli scimpanzè che si nutrono anche di Baobab; queste bestie non solo ne mangiano la polpa una volta matura, ma anche i semi acerbi, perchè il frutto è più facilmente apribile!
Nel cercare articoli che convalidassero l’efficacia integrativa del Baobab mi sono però imbattutta in un articolo che descrive i rischi dell’aumento della fama della pianta stessa, che rappresente una fonte di sostentamento per le popolazioni africane con un rischio per la sostenibilità della popolazione oltre che delle piante.
Ecco che sempre, più che mai, bisogna verificare se una ditta che vende integratori garantisce non solo la qualità di quello che vende, con analisi riproducibili, ma anche la sostenibilità per il territorio di raccolta, per la sua popolazione e ultima ma non utlimo, il rispetto per chi fa la raccolta!
Sappiate che questa indagine io la faccio sempre, per ogni prodotto, integratore, pianta che decido di inserire nella mia attività di farmacista.
Ma vediamo perchè il baobab è così famoso!
Ricco di vitamine soprattutto la vitamina C (6 volte quella dell’arancia), fibre (sia solubili che insolubili), minerali, come calcio, zinco, fluoro, selenio, cromo, rame e magnesio, polifenoli e flavonoidi, antocianine, aminoacidi essenziali, tutti e 8 gli essenziali…forse si fa prima a dire cosa non ha?!
Proprio per questa sua ricchezza di principi attivi è stato inserito nei così detti superfood.
Da luglio 2008 il Baobab è stato inserito come nuovo alimento anche in Europa. In commercio si trova sia la polpa sotto forma di polvere, quindi sia come alimento che come integratore; ma il Baobab è anche stato utilizzato nei cosmetici per le sue proprietà rigeneratrici e cicatrizzanti, nonché antiossidanti.
In Africa viene utilizzato come antipiretico e antivirale, tanto da essere assunto negli stati influenzali. Quindi direi che può esseren un ottimo compagno invernale!
L’altro uso importante è l’uso come probiotico e prebiotico, sia la polpa in questo senso, ma anche i semi per la loro azione antinfiammatoria e antielmitica. Se pensate che i vermi intestinali siano un antico ricordo, vi assicuro che sono molto presenti anche in questi anni!
Per il suo contenuto di ferro è consigliato durante i cicli mestruali per le donne che spesso soffrono di emicranee da calo di ferro durante la mestruazione, oppure in modo continuativo negli anemici.
Uno studio mette in evidenza la biodisponibilità del ferro sia nel Baobab che nel Fieno Greco e nella Moringa. Il Baobab dimostra un’ottima biodisponibilità! Un’altra fonte di ferro da super food è sicuramente anche la Spirulina, che nella nostra integrazione vi raccomando non dovrebbe mai mancare!
La presenza di tutti gli aminoacidi essenziali lo rende un alimento da inserire nell’alimentazione delle persone che hanno necessità di sostenere il tono muscolare o nella convalescenza. Ma utilie anche nelle alimentazioni vegetariane e vegane, dove l’apporto proteico a volte non è equilibrato a causa di un eccesso di assunzione di cereali e troppo pochi legumi e fonti proteiche vegetali.
Sinceramente negli studi ci sono dosi molto varie di polvere di polpa di baobab, ma sembrano tutti concordare che una dose di 5 grammi giornalieri permette di assimilare sia gli attivi che nutrire il corpo e sostenerlo in caso di malattia.
Il gusto è un po’ aspro, anche se io l’ho trovato alquanto gradevole anche sciolto in acqua, è più gradito se aggiunto ad uno yogurt, possibilmente vegetale, oppure al porrige, ma solo quando è a temperatura per mangiarlo, non caldo altrimenti roviniamo la vitamina C che è sensibile alla temperatura.
Ci sono veramente anche moltissimi studi che cercano di capire se l’associazione del superfood Baobab con altri cereali possa in qualche modo diminuire l’assorbimento dei nutrienti, ma in tutti quelli letti, veramente tanti, non ne ho trovato traccia! Quindi mangiamocelo che ci fa bene, ma solo se certificato come vi ho spiegato prima.
Il supporto del Baobab permette di integrare gli amminoacidi, più tutto il fitocomplesso che lo caratterizza e se poi ci aggiungiamo il polline, beh diciamo che la forza sarà con noi!
Ma il baobab è anche uno dei fiori Australiani, dove sostiene la liberazione dai legami famigliari, quando questi siano negativi, quando ti ancorino a modelli di vita vissuti come un peso… se avete bisogno di mollare gli ormeggi della famiglia, questo è il vostro fiore!
Quindi questo albero Farmacia necessita per la dispensazione dei suoi attivi di una Farmacista che li conosca.
Con affetto
Franca
La scomparsa dei più grandi e antichi baobab africani.
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Datazione al radiocarbonio AMS di grandi baobab Za (Adansonia za) del Madagascar.
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Gli scimpanzé occidentali (Pan troglodytes verus) accedono a un alimento nutrizionalmente equilibrato, ricco di energia e abbondante, il frutto del baobab (Adansonia digitata), con foraggiamento estrattivo e reinggestione 10.1002/ajp.23307. Epub 2021 lug 22. Stacy Lindshield 1, Jessica M Rothman 2 3, Silvia Ortmann 4, Jill D. Pruetz 5.
L’importanza del baobab (Adansonia digitata L.) nella sussistenza rurale dell’Africa occidentale: suggerimento di un approccio cautelativo all’esportazione sul mercato internazionale dei frutti di baobab.
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Potenziale di fortificazione food-to-food di foglie di moringa e frutti di baobab del porridge di mais integrale per migliorare la bioaccessibilità di ferro e zinco.
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