La prima cosa da fare prima di pensare di mettersi in “dieta” è sicuramente detossificarci, allegerire il nostro comparto digestivo e ripristinare il corretto funzionamento dell’intestino!

Quanti di voi si sentono un peso sullo stomaco e la fame una sensazione che non provate più da qualche settimana?

Ma come fare vi starete chiedendo? Quale potrebbe essere il detersivo multifunzione del nostro organismo?

Ho affrontato questi argomenti spesso parlando di detox (Leggi drenaggio per mantenersi in salute) perchè ognuno di noi è diverso e ci sono integratori che non tutti possono utilizzare!

Molti di voi seguono dei percorsi che utilizzano l’ALOE, ma di quale aloe parliamo?

Che caratteristiche deve o meglio dovrebbe avere?

Oramai la si trova ovunque, dal supermercato alla vendita casalinga, ma come per qualsiasi cosa si porti alla bocca o si applichi sul corpo, la qualità è fondamentale.

Ho letto etichette di Aloe che mi portate a far vedere che mi lasciano basita!

Lo sapevate che molte di quelle in commercio sono diluite con acqua e non sono veri e propri succhi concentrati?

L’ALOE è nota da millenni per le sue proprietà medicinali e gli usi che ne facevano gli antichi sono gli stessi di oggi, in Occidente come in Oriente. Il nome dell’aloe vera potrebbe derivare dall’arabo alua, vale a dire amaro, oppure dall’ebraico halat, con lo stesso significato, chiara allusione al suo sapore amaro.

Pietro, mio figlio più giovane, ha avuto prova di questo perchè a casa di amici gli è stata offerta, dicendogli, “è amara ma fa bene”! Tornato poi mi ha riferito, farà anche bene ma è proprio cattivissima!

Gli antichi egizi, secondo una tradizione che si è tramandata fino a oggi, erano soliti piantare questa pianta all’ingresso di una nuova casa, così da potersi assicurare lunga vita e felicità.

Citazioni circa le virtù terapeutiche dell’aloe vera si ritrovano nei manuali medici della dinastia Sung, datati intorno al 1276 a.C., e pare che anche Nefertiti e Cleopatra usassero la sua polpa sul viso come crema idratante per mantenere la pelle giovane. In Grecia il suo succo si mescolava alla mirra per disinfettare il cavo orale, e Cristoforo Colombo annotava nei suoi diari come l’estratto di aloe vera fosse una specie di medicina tuttofare per curare i naviganti durante le lunghe traversate oceaniche.

Se l’hanno usata Nefertiti e Cleopatra, sarà il caso che anche noi la usiamo come se piovesse! In effetti se questa frase io normalemente la uso per la propoli e l’arnica, devo confermare che ultimamente mi è successo di usare come se piovesse anche l’aloe per una puntura di vespa, per un’ustione da forno, per punture di zanzara (perchè qualcuno si era portato via tutto il resto) come rinfrescante dopo un’esposizione solare eccessiva, come post depilazione e anche per quei brufoletti sotto pelle che hanno spesso gli adolescenti e non solo!

La stessa procedura con cui viene trattata la pianta, o meglio le sue foglie, ne determina la qualità, non solo del succo da assumere per bocca ma anche dei cosmetici che lo contengono.

Spesso la raccolta e lavorazione avvengono con macchinari che non solo distruggono molti dei princi attivi utili alla nostra salute, ma anche richiedono poi la pastorizzazione del prodotto finale per renderlo vendibile, perdendo nuovamente in efficacia.

L’aloe che trovate in Farmacia e Parafarmacia è un aloe raccolta a mano e trattata a mano nella lavorazione, in modo da selezionare un prodotto finale stabile e concentrato.

Anche la parte di fluidificazione del gel viene effettuata a freddo in modo meccanico, in modo da mantenere tutte le caratteristiche salutistiche senza perdere in gradevolezza e densità.

Ne abbiamo di varie ditte ma tutte con le stesse certificazioni di qualità; alcune aziende la concentrano in modo da renderla ancora più efficace, senza utilizzare la temperatura ma con brevettati sistemi di osmosi inversa. Insomma quando si parla di aloe si apre un argomento veramente molto vasto che partendo dalla coltivazione si estende alla lavorazione fino all’imbottigliamento!

Quindi un tagliandino con l’Aloe non può che farci bene!

Anche il gusto non è poi così male, inoltre come dico spesso, non è mica una bibita, la bevi e poi ci bevi sopra una buona Tisana!

Ma perchè questo gel ci fa così bene?

USO DERMATOLOGICO

Quasi tutti noi abbiamo avuto la sfortuna di scottarci e chi ha in casa una pianta di aloe ricorre al taglio della foglia in modo da applicarsi il gel che ne esce provando un sollievo immediato e duraturo. Quindi come cosmetico il fatto che il gel sia un disinfiammante, lenitivo e cicatrizzante è una certezza. Utile non solo nelle bruciature ma come lenitivo per la pelle reattiva e anche dopo la rasatura o epilazione. Pensate che le nuove tecnologie permettono di produrre anche l’acqua di aloe, che pressurizzata viene utilizzata come rimineralizzante e lenitivo per la pelle del viso e del corpo!

USO COME INTEGRATORE

L’Aloe contine vari attivi:

Glucomannani, sostanze composte da glucosio e mannosio che trattengono l’acqua all’interno del gel rendendolo appunto un idratante e lenitivo anche della mucosa gastrointestinali! Un integratore che io amo molto e che ha risolto molte delle vostre problematiche gastriche di reflusso e acidità (approfondisci) è il Gastrorebuild che contine appunto, oltre alla boswellia, alla melissa e al Gutgard®, brevetto a base di liquerizia, proprio uno dei glucomamman più attivi, ovvero l’acemannano.

L’acemannano è molto concentrato soprattutto nella varietà Arborescens dell’aloe piuttosto che in quella Vera, motivo per cui il succo di Arborescens viene suggerito quando sia necessaria anche utilizzare le sue proprietà di immunostimolazione.

Antrachinoni, presenti soprattutto nella buccia esterna, lo sono anche se in quantità ridotta nel gel, motivo per cui il succo ha un’azione di regolazione della motilità intestinale. Sicuramente se abbiamo un intestino delicato, si scieglierà la versione di succo microfiltrato in modo da non irritarlo.

Micronutrienti, ovvero il gel di aloe è un ottimo remineralizzante perchè contine cromo, ferro, magnesio, zinco, rame, selenio etc, ma anche un multivitaminico, ecco perchè è importante non venga pastorizzato visto che il calore distrugge le nostre amiche vitamine, la A, il gruppo B, ma anche la Vitamina C e E (leggi)!

Enzimi che ci aiutano a digerire, quindi allegerire il lavoro del nostro stomaco troppe volte messo sotto pressione non solo dalla qualità ma anche dalla quantità degli alimenti!

Amminoacidi, tutti e 8 gli essenziali ed alcuni di quelli non essenziali come l’arginina, motivo per cui spesso viene utilizzato il succo nelle diete!

Saponine, che sono sostanze che non solo hanno un potere di detergente multiuso, antisettico, antibatterico ma anche, grazie alle lignine, la capacità di venir assorbite in profondità nella pelle e nelle mucose, per svolgere la loro azione!

Sono proprio tutti questi principi attivi che fanno del succo d’aloe un aiuto d’eccellenza anche quando si voglia perdere peso,  intervenire nella sindrome metabolica e controllare il picco glicemico post prandiale! (Leggi di più sulla sindrome metabolica)

Possiamo quindi riassumere dicendo il succo di aloe attiva il drenaggio e la depurazione, stimola l’intestino e diminuisce la glicemia, ma ovviamente non si perde peso né si riducono i valori metabolici solo prendendo il succo e continuando con abitudini alimentari e di vita scorrette!

Il miracolo, come vi scrivo spesso, non esiste!

Aloe arborescens

Se il vostro obbiettivo invece non è solo quello della depurazione ma soprattutto quello del sostegno all’organismo che sta combattendo qualche patologia, se state facendo terapie farmacologiche che  vi debilitano, allora quella che si utilizza è l’aloe arborescens.

Mi raccomando di non fare automedicazione ma di chiedere sempre al vostro medico di fiducia prima di assumere integratori.

L’aloe arborescens rispetto alla Vera, potremo dire che è la parente più ricca, ovvero più ricca di principi attivi, alcuni addirittura più di 3 volte concentrati. Le foglie della Arborescens contengono meno acqua, sono più leggere e meno carnose e i suoi fiori sono rossi, quelli della vera sono gialli.

Perchè quest’aloe nella sua versione arborescens è così famosa? Perchè molti anni fa un prete francescano, Padre Romano Zago venne a conoscenza di una ricetta della tradizione Brasiliana che utilizzava il “frullato” di questa pianta per curare molte patologie, tra cui anche il cancro.

Il frate ne verificò gli effetti e decise di divulgare queste potenzialità scrivendo anche un libro, intitolato appunto “Di Cancro si può Guarire”. Al di là di quanto dice il titolo, molti studi a supporto della sua efficacia terapeutica sono stati fatti negli anni, anche se la maggior parte finisce dicendo che è necessario approfondire. Non voglio in questa sede in nessun modo dirvi che questo succo è miracoloso, appunto, ma utile quando si voglia rinvigorire il proprio corpo, sostenerlo se debilitato e aiutarlo a reagire e a disintossicarsi, quello si!

Quindi cosa stai aspettando? Ma come possiamo mangiare se vogliamo fare una super speziale Aloedetox?

Chiediamolo alla Dietista dott.ssa Chiara, che come novità del 2025 aprirà il suo studio proprio davanti alla Parafarmacia!