Ma se la richiesta tarda a venire? Se la creatura dopo due ciucciate si abbiocca, ronfa e di continuare non ne vuole proprio sapere? Ma se cominciano a sentirci dire “ma starà mangiando a sufficienza? Dorme troppo! Bisogna svegliarlo? Sono già passate 3 ore!…”
Quando ho avuto il mio primo figlio Elia, ahimè la creatura ha dovuto subire le sperimentazioni di una neo mamma, che, come tutte noi non nasce con la patente! Ricordo oggi come allora, che sono andata alla prima visita con il pediatra, ad un mese dalla nascita, e questo mi ha chiesto se stavo allattando e quando gli ho risposto che si, lo facevo a richiesta, mi ha guardato come fossi una povera cretinetta e mi ha detto:
– Allattamento a richiesta? Non esiste! Si allatta ogni 3 ore, ultima poppata alle 23, prima alle 7!
– Io ero sconcertata –
Ma se dorme quando lo dovrei allattare?- ho chiesto – un bell’asciugamano bagnato sul viso e vedrà come si sveglia – ha risposto lui. –
Alla mia osservazione che Elia non ne avrebbe voluto sapere, e che ogni ora e mezza massimo due voleva attaccarsi,lui ha rispporto:
“Io sono il pediatra, all’educazione ci pensano i genitori! Buongiorno!”
Sono uscita, ho guardato Elia, e gli ho detto: L’hai visto? Non lo rivedrai mai più! E sono andata a cambiarlo!
Ma non tutte le mamme hanno la capacità di reagire a certe informazioni, spesso mi si dice “mi hanno detto che” ma spesso chi dice cosa non è adeguatamente formato per consigliare nulla. Una volta c’era molta disinformazione, data dall’assenza di informazione facilmente fruibile, o leggevi libri, ti affidavi ad esperti, chiedevi numi al pediatra, altrimenti non sapevi dove rintracciare informazioni attendibili; adesso per contro c’è troppa disinformazione per eccesso di informazioni non valide, che creano quasi più tensione rispetto ad una volta!
Chi mi segue sa che dico sempre di affidarsi a persone preparate, e soprattutto di seguire il proprio istinto! Proprio pochi giorni fa una conoscente mi ha detto “mi hanno costretto a fare…una determinata cosa in gravidanza”, io le ho obiettato che no, lei aveva permesso che gliela facessero! Quindi si tratta di voi e della vostra creatura, l’allattamento al seno è la cosa migliore che ci si può augurare, ma se questo non fosse possibile non bisogna colpevolizzarsi!
Nella nostra parafarmacia troverai sempre un consiglio corretto per quanto riguarda l’allattamento e non solo, quindi non aver paura di chiedere, anche il Dott. Paolo ha avuto tre figli, che ha sempre seguito da piccolini e che con l’allattamento ha convissuto. Pensate che il Dott. Paolo è l’esperto dell’uso del tiralatte elettronico, se questo fosse necessario!
QUINDI VENIAMO ALLE INFORMAZIONI PRATICHE PER AIUTARVI RISPETTO ALL’ALLATTAMENTO.
Dall’ultimo mese di gravidanza gli Speziali di una volta, ovvero i farmacisti erboristi, consigliavano di assumere una tazza di una tisana ad azione galattofora, ovvero una tisana che noi abbiamo chiamato MILK SPEZIALE HERB TEA, la tisana “Benessere della puerpera” la chiamavamo fino all’anno scorso, che ha quelle erbe che la tradizione erboristica indica come galattofore, ovvero che stimolano i dotti galattofori, ovvero che aiutano la produzione di latte.
Per il nono mese di gravidanza ne è sufficiente una tazza, mentre dalla nascita fino a fine allattamento le quantità possono arrivare anche al litro giornaliero, a seconda dalla necessità. Ci sono momenti, come la fine della quarantena, il passaggio dei tre, sei, nove mesi, dove può esserci un calo di produzione o/e un aumento della richiesta e quindi necessita berne di più degli altri mesi.
La nostra formulazione è la stessa da 20 anni, io stessa e moltissime mamme l’hanno assunta e da subito ne abbiamo sentito l’efficacia!
SE LA CREATURA DORME E NON POPPA?
Cosa fare se la creatura si addormenta e per molte ore non si attacca? Una risposta unica non esiste perché ogni caso è a se, dipende dalla situazione in cui ci troviamo. Ricordiamo alle mamme che all’inizio dell’allattamento bisogna darsi il tempo di “rodarsi” nei tempi e modi. Teoricamente il neonato dovrebbe fare almeno otto poppate per stimolare adeguatamente la produzione di latte e assumerne a sufficienza per crescere.
Quindi se il bambino cresce o rimane stabile di peso, bagna regolarmente i panni e fa cacca, il problema non sussiste; significa che mangia a sufficienza e se si fa delle belle dormite, è bene approfittare per riposarsi! Se invece i panni non sono tanto bagnati e la cacca a palline, molto asciutta, e la creatura dorme troppo a lungo e non fa le otto poppate, sarà bene svegliarlo con regolarità è farlo mangiare un po’ di più!
Spesso sono quelli che fatte due poppate si addormentano, un trucco è sostenere il seno con la mano aperta a C, posizionata alla base del torace, lontano dall’areola e dal capezzolo, in modo da effettuare una compressione delicata del seno quando ci si accorge che la creatura ciuccia con meno vigore e che stà per abbioccarsi.
Questa pressione contemporaneamente rende più veloce il flusso del latte nella bocca della creatura, stimolandolo in questo modo a continuare a succhiare; si mantiene la compressione fino a che non si sente che la creatura ha una buona suzione.
Ma ci sono creature che con difficoltà di svegliano, dipende anche dal carattere, quelli che strepitano quando hanno fame, quelli che se non ci si accorgono che hanno fame e si fanno un altro pisolino! Ogni bimbo è a se, siete voi che dovete entrare in sintonia con il vostro e non sempre è automatico!
Ma come svegliare un bimbo che è necessario allattare e che invece vuole dormire? Beh non certo come mi consigliò il mio pediatra!
La prima strategia è quella di metterlo a contatto con il seno nudo della mamma, l’odore e il calore normalmente fanno in modo che si attacchi automaticamente al seno.
Ma in alcuni casi non funziona, in questo caso prova a cambiarlo, spogliarlo delicatamente e avvicinarlo nuovamente al seno caldo.
Ma se nonostante tutto si abbiocca dopo poche poppate? Cercare di fare il sostegno a C come descritto sopra, cambiare la posizione quando si vede che rallenta la suzione, spostarlo di seno, con il così detto allattamento ping-pong, ovvero spostarlo spesso di seno appena si vede che perde interesse per la suzione.
QUANTO DEVE DURARE UNA POPPATA?
Un altra cosa che mette ansia alle mamme è la durata della poppata ideale, non esiste! Può essere di cinque minuti come di un’ora, l’importante è che la creatura si stacchi autonomamente e che cresca bene, faccia cacca e pipì. Questi sono i valori da tenere presenti.
Ovviamente i discorsi fatti non valgono se parliamo di prematuri o di creature sotto peso. In questo caso bisognerà fare molta attenzione, ma queste situazioni vengono seguite molto attentamente dai pediatri, per ogni dubbio noi siamo a disposizione.
INGORGHI E MASTITI
Soprattutto i primi tempi si passa molto tempo con il seno al vento, poppate interminabili, quasi continuate, le creature devono trovare un equilibrio, non parlano e quindi non è così semplice capire le loro esigenze e quando non si sa che fare si tira fuori il seno! Ma non sempre è la giusta soluzione.
A volte, però, svegliare la creatura per svuotare il seno è una necessità della mamma, che se per troppe ore non allatta rischia ingorghi o mastiti.
L’alternativa potrebbe essere utilizzare un tiralatte, o manuale o elettrico in modo da svuotare il seno ed evitare problematiche.
Vi descrivo adesso come comportarvi così come mi ha istruito la mia ostetrica Michela! Mi ricordo di averla chiamata quando arrivò la montata lattea la prima volta, avevo due seni di marmo!
Nel caso vi sentiste il seno gonfio e duro al tatto, dovete applicare un asciugamano bagnato caldo sul seno e svuotarlo, tramite suzione della creatura o tiralatte; alla fine dovete applicare invece qualcosa di freddo in modo da evitare che si riempia di nuovo di latte, io utilizzavo il minestrone o i piselli congelati! Permettono di avvolgere bene il seno, ovviamente vanno messi non a diretto contatto con la pelle, ma sempre dentro ad un tovagliolo o altro che faccia da barriera ma senza fare troppo spessore.
In alternativa adesso ci sono dei comodi cuscinetti caldo freddo, che si possono usare sia nel prima che nel dopo, devo riconoscere più pratici delle verdure!
Se sentite che ci sono dei noduletti e del rossore, io ho sempre utilizzato la crema all’arnica composta della ditta Guna. Molto efficace perchè sfiamma velocemente, mentre la mettete fate un bel massaggio in modo da sbloccare il latte bloccato.
Per ogni dubbio comunque passate in parafarmacia, tutti noi Speziali saremo lieti di aiutarvi e di farvi vedere praticamente come fare quanto detto sopra, avendo uno spazio Speziale riservato!
AVRÀ MANGIATO A SUFFICIENZA?
Spesso se la creatura piange e dorme poco, si pensa che non abbia mangiato a sufficienza, proprio recentemente un papà stravolto è venuto a chiedere un latte in polvere perché “gli avevano detto” che la sua creatura non dormiva perché la mamma non aveva latte a sufficienza… la creatura in questione non ha neanche voluto succhiare dal bibe! Esperimento fallito. Quindi prima di farvi venire le paturnie rispetto alla quantità di latte che il neonato prende, tenete sotto controllo il peso, vi renderete subito conto se mangia quello che è necessario.
In alcuni casi si consiglia di fare la doppia pesata, ma sinceramente, a meno che non si abbia a che fare con neonati sottopeso o con problematiche mediche, la doppia pesata fa crescere solo l’ansia alla mamma, perché poi la creatura magari fa la cacca e la pipì, e allora cosa si fa, si toglie il peso del panno, con il panno, senza il panno… diventa uno strazio!
Rimanete comunque in contatto con noi, iscrivendovi alla nostra news settimanale “La Rubrica della Dott.ssa Franca”, perché regolarmente facciamo dei corsi specifici per i neogenitori.