Un titolo che fa già prurito!

Come mai essendo in autunno inoltrato, quasi alle porte dell’inverno, ci troviamo a parlare di pulci?
Perché questo, tra i vari parassiti esterni del cane e del gatto, non ha una vera stagionalità!

Le pulci sono piccoli insetti che possono infestare cane e gatto e gli ambienti che frequentano.
Le pulci adulte vivono sull’animale da cui traggono il nutrimento pungendolo e succhiando il sangue; le uova e le forme larvali vivono nell’ambiente in cui vive l’animale.
Capiamo quindi il motivo della assoluta NON STAGIONALITÀ delle pulci, perché le nostre case a dispetto di quanto avviene fuori rimangono sempre calde.

Come negli altri articoli mi trovo a sottolineare l’importanza chiave della prevenzione.
Esistono in commercio moltissimi antiparassitari, alcuni purtroppo non più attuali e poco efficaci.
È importantissimo selezionare prodotti che abbiano una buona rapidità di azione e un effetto anche riflesso sull’ambiente in cui vive il suo ospite cane e gatto, andando ad esempio ad evitare che la pulce possa andare a deporre le uova.
Tutti gli antiparassitari non lavorano con effetto scudo sulle pulci, come talvolta si potrebbe credere, ma inquinano il pasto della pulce portandola a morte solitamente entro 24 ore .

La pulce può rappresentare un importante vettore di endoparassiti per il cane e il gatto ed in particolare della tenia.
Il ciclo vitale della tenia , un verme gastrointestinale , prevede come strategia di trasmissione quella di essere presente all’interno dell’addome della pulce che una volta inghiottita dall’animale si scioglie e rilascia tale parassita.

Quali sono i segni clinici di una infestazione da pulci?

• Grattamento, grattamento, grattamento!
Generalizzato, anche se più a livello di base coda e cosce.
• Presenza di feci di pulce a livello di mantello o evidenza delle pulci stesse, insetti molto piccoli e molto veloci che corrono alla base del pelo.

Le feci della pulce appaiono macroscopicamente come piccoli pezzettini neri simili a pepe macinato sul pelo dell’animale (guardare sempre molto bene la base coda sollevando il pelo in senso contrario) che se grattati via dall’animale su una superficie possono essere verificati utilizzando una piccola goccia di acqua ossigenata o un pezzo di scottex bagnato.
L’acqua ossigenata reagirà dando la reazione di bollicine biancastre attorno a tali puntini mentre sullo scottex bagnato si scioglieranno evidenziando un alone rossastro .

È molto importante parlare di una malattia molto frequente, conseguente all’infestazione da pulce nel cane e gatto: la DAP, acronimo che sta a significare Dermatite Allergica da Pulci.
Alcuni animali hanno delle reazioni allergiche alla saliva della pulce e basta una singola puntura, non per forza una infestazione, per scatenarla. Tra i segni clinici c’è sicuramente un ulteriore aumento del grattamento e la presenza di una dermatite miliare, cioè con pustoline, diffusa a tronco/addome principalmente. Tale predisposizione soggettiva del cane o del gatto comporta la necessità di ridurre quanto più possibile il rischio di incontrare una pulce, spesso attuando una protezione combinata con più prodotti.

E quindi, quando il tuo animale ha le pulci, CHE FARE?

1. Non farsi prendere dal panico! È una cosa velocemente risolvibile se gestita bene!
2. Consultare il proprio medico veterinario per avere indicazioni riguardo l’antiparassitario più specifico per voi (spot on, collare, pastiglia) e per definire la terapia conseguente per gli endoparassiti (vermi, nello specifico tenia)
2. Lavare ad alta temperatura tutto ciò che si può lavare (asciugamani, cuccia, teli del cane/gatto)
3. Aspettare che l’animale stesso faccia da bonifica per l’ambiente in cui vive.

Ricordatevi che per quanto possa accidentalmente esistere la possibilità di essere punti da una pulce, noi umani piacciamo a loro molto molto meno dei nostri animali!

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