Mi si propongono raramente rimedi contenenti attivi nuovi rispetto a quello che è presente già sul mercato. Molto più frequentemente vengono ri-utilizzati gli stessi, soliti, estratti, anche se più efficaci, meglio prodotti e di qualità superiore; la frase che ripeto più spesso agli informatori è “anche voi nulla di nuovo”.
Ma anni fa un estratto mi ha incuriosito, forse per la sua storia molto particolare, probabilmente per il suo uso nella medicina tradizionale, sicuramente perchè è un rimedio che bisogna conoscere bene prima di utilizzare.
Parlo del Mastice di Chios, nome Pistacia Lentisca, varietà Chia.
Questa resina si ottiene dall’incisione dell’albero di Lentisco che viene coltivato esclusivamente nell’Isola di Chios in Grecia con metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione e che, pensate, fanno parte del patrimonio immateriale dell’UNESCO. La resina che si ricava da questa pianta vanta il riconoscimento come medicinale vegetale di uso tradizionale dell’EMA, Agenzia Europea dei Medicinali.
Ma ad affascinarmi è stato leggere che già i romani la utilizzavano per la produzione di gomme da masticare, per profumare creme e cosmetici per la bellezza, quindi non solo per la parte salutistica!
Dal punto di vista fitoterapico si utilizza per l’efficacia benefica nei disordini digestivi, per la sua attività antiinfiammatoria e rigenerante delle mucose e della pelle, ma anche per l’igiene orale.
Starai pensando che di piante ed estratti utili in questi casi ce ne sono veramente tantissime, ma le peculiarità di questa resina la rendono unica e scelta primaria quando tanti altri rimedi non siano risolutivi.
Ormai sono anni che la utilizziamo con risultati praticamente quasi sempre immediati in termini di disinfiammo e duraturi nel tempo.
Il sistema gastro intestinale di molti di voi ringranzia perchè deve la salute al mastice di chios!
Questo estratto non è molto utilizzato nei rimedi fitoterapici perchè ha un costo abbastanza elevato; ti starai chiedendo perchè costa così tanto visto che una resina? Proprio perchè è una resina e gli alberi di Lentisco crescono molto lentamente, raggiungono la maturità dopo circa 40-50 anni e possono vivere fino ai 100 anni.
Dal quinto-sesto anno cominciano a produrre la resina che però raggiunge il massimo della qualità intorno ai 15 anni e diminuisce dopo i 70.
Ogni albero può fornire circa 150/180 grammi, capite quanto poca?
Siccome questa coltivazione rappresenta per i locali una fonte di guadagno che spesso non permette di fare solo questo, si stanno cercando metodi di fertilizzazione e coltivazione che permettano un miglior raccolto, ma l’isola è un’isola, le piante sono sensibili a caldo e freddo, quindi miracoli non se ne fanno.
Una associazione raggruppa tutti i coltivatori della Mastica di Chios; vi sono due stabilimenti nei quali viene raccolto tutta la resina e si provvede a controllarne la purezza e la qualità.
E’ proprio questa associazione che ha il compito di promuovere l’attività scientifica di ricerca per sviluppare nuovi prodotti da commercializzare, diffondere la cultura e conoscenza di questa resina in modo da garantire adeguati guadagni ai coltivatori.
Il primo step di controllo di queste gocce di resina viene effettuato a mano, diviso in base alle dimensioni dei pezzi e poi segue il controllo della purezza con uno scanner laser.
In base a colore, purezza e dimensione la resina è suddivisa in 5 categorie, le prime 3 destinate all’uso umano mentre le restanti all’industria, soprattutto quella di vernici e colle.
Veniamo quindi al dunque, per cosa si utilizza questo resina?
Ha una azione disinfiammante della muscosa gastrica e serve a riequilibrare la produzione degli acidi, con effetto benefico non solo sintomatico nel bruciore di stomaco e nel reflusso, ma anche come coaudiuvante nei trattamenti sia farmacologici che complementari di gastriti e esofagiti.
Inoltre ha dimostrato di avere attività battericida e funghicida, quindi la si può utilizzare quando ci sia un rischio di infezione a causa ad esempio di trattamenti farmacologici che deprimono il sistema immunitario, come quelli chemioterapici spesso complicati da micosi orofaringee.
Per la stessa azione può essere utile associato alle terapie di eradicazione dell’Helicobacter Pylori, insieme, ad esempio, alla propoli e ai corretti probiotici.
Questa resina la si trova sia sotto forma di gocce che in estratto secco associato ad altri attivi, come il fungho medicinale Hericium e la Glutamina proprio per le problematiche gastriche. (Leggi articolo)
Ma non vi è venuta voglia di andare a vedere quest’isola di Chios? Provare a sentire che odore ha veramente questa resina che viene tutt’oggi utilizzata per fare delle gomme da masticare, a marchio ELMA!?
Vedere come si praticano le incisioni e come si esegue la raccolta?
Dopo alcuni corsi di aggiornamento questo desiderio è venuto alla collega, la Dott.ssa Luisa e così ho pensato di accompagnarla!
Ecco quindi che siamo partite per volare a Chios alla scoperta di questa resina e del suo mondo!
E’ stato un viaggio illuminante, piacevole, di condivisione di obbiettivi comuni, di scoperta di un’isola greca non turistica dove l’accoglienza e la gentilezza ci hanno accompagnato per tutto il nostro soggiorno.
Abbiamo percorso l’isola alla scoperta delle coltivazioni di Mastice, lo abbiamo visto sgorgare spontaneamente dalla corteccia, ce lo siamo pure masticato così, abbiamo visitato il museo e cercato l’azienda produttrice locale; insomma abbiamo preso consapevolezza dell’importanza di questa resina per il popolo di Chios e quanto questo preziono dono della natura abbia rappresentato gioia e dolori per quest’isola.
Questa gita legata al nostro lavoro, che è la nostra passione, si è trasformata in un momento di pausa rilassante, di riscoperta di interessi comuni, di risate ai piatti grechi non corrispondenti a quanto si pensava, di stupore per la bellezza della natura, di sorpresa per fiori mai visti prima, di affetto e rispetto reciprochi che durano da trent’anni! E’ stato proprio un bellissimo regalo che ci siamo fatte a vicenda!
Vi aspettiamo!
Con affetto
Franca
